On the beach?

Il Palace si é fermato. Dopo il 4-1 al Sunderland con la storica tripletta di Bolasie, si é sgonfiato. In realtà é successa una cosa molto semplice, ha giocato due partite consecutive in casa. Selhurst Park quest'anno é davvero avaro di punti, per una squadra che ha un rendimento esterno che molte squadre di Premier si possono solo sognare.  Peccato però, perchè ad uno sguardo superficiale sembrerebbe che le Eagles siano già #onthebeach. Questo l'hashtag che ha fatto da padrone nel post partita nei commenti dei tifosi sui social network. Certamente non c'è quella cattiveria e concretezza di una squadra con l'acqua alla gola, é comprensibile che le sconfitte casalinghe con West Brom e Hull City, siano mal digerite da parte dei tifosi, che affollano come sempre Selhurst Park, oggi soldout per il match contro i Tigers, però smaltita la piccola delusione, é sempre bene ricordarci dei brutti pensieri che avevamo con Warnock in panchina, oppure quando nemmeno c'era uno straccio di manager.
La matematica ancora non lo conferma e il calendario non da certo una mano, ma é ragionevole pensare che la prossima possa essere la terza stagione consecutiva in Premier League. Per una squadra costantemente candidata alla retrocessione, godersi per due stagioni consecutive una dolce primavera, quasi noiosa nella lega più ambita del globo, non é poi così male, no?
Parlare del match di oggi é inutile, da registrare l'esordio Chung-Yong, subentrato a capitan Jedinak al 64'. Per il resto discreto primo tempo nel quale l'Hull resta allineato e coperto e forse con un arbitro normale avrebbe chiuso in svantaggio. Nella ripresa tra i due gol di N'Doye al 51' e al 90' ci sarebbe stato spazio per il pareggio di Sanogo, annullato dal buon Clattenburg per un fallo che ha visto solo lui. In realtà é stato un calo glicemico di McShane, ma queste cose capitano anche a queste latitudini ormai. Quello che non capita, é vedere le squadre che tirano i remi in barca prima del traguardo, Questo Selhurst Park non se lo merita, al netto del giusto tributo che meritano i ragazzi di Pardew per quello che hanno fatto fino a due settimane fa.
Go Eagles.


Crystal Palace - Man City 2-1

Murray esulta sotto la Holmesdale Stand
Le carte dicevano di un City all'ultima spiaggia per la lotta al titolo e un Crystal Palace virtualmente salvo che si gongola nel ventre della metà classifica della Premier.
Il risultato poteva apparire scontato, come spesso accade quando da una parte ci sono gli uomini di Pellegrini. Solo dalla cintola in sù possiamo leggere i nomi di Jesus Navas, Tourè, Fernandino, aggiungiamo poi Silva Aguero e Dzeko. Ecco questi qui si troveranno di fronte: il solito Speroni, la coppia centrale Dann-Delaney con le fasce presidiate da Ward (alla centesima presenza) e Kelly, aiutati da Ledley e McArthur in mezzo al campo. Davanti Puncheon tuttofare supporta Murray e sulle corsie corrono come sempre Bolaise e Zaha che dovranno avere a che fare contro Sagna e un ottimo Clichy. Al centro della difesa Kompany-Demichelis davanti ad Hart.

Il Palace parte fortissimo, Kelly dalla sinistra riesce a mettere un velenoso rasoterra nel cuore dell'area City, bucano in parecchi, arriva Zaha sul secondo palo ma non in tempo per appoggiarla in rete. Fuoco di paglia. Il City prende il comando delle operazioni, non si esce mai dai nostri 30 metri. Quelle poche volte che gli uomini di Pardew riescono ad interrompere la trama tessuta da Navas e soci, la fisicità e la cattiveria del pressing del City ha sempre la meglio. 
In sostanza si attende solo il gol dei Citizen. Arrivano invece un paio di parate di Speroni e dove l'argentino non arriva, ci pensa il palo o gli errori di mira di Tourè.Insoliti. Un presagio?
Si, azione assolutamente casuale e Dann su palla spizzicata da Ledley  si trova come al solito al posto giusto al momento giusto, al limite del fuorigioco, calcia forte tra le gambe di Hart, la palla deviata arriva a Murray che da un paio di metri la mette in rete. Si, signori, al 35' il Crystal Palace é in vantaggio, ha segnato Murray. 

La ripresa per il City inizia anche peggio, Murray si guadagna un calcio di punizione dal limite. Ci pensa Puncheon, e ci pensa molto bene. Palla sopra la barriera a giro, nessuna speranza per Hart. Al 47' il Crystal Palace é avanti 2-0.
Gli uomini di Pellegrini, accusano il colpo, l'orgoglio non manca, ma a loro non riesce quasi nulla. Si invertono i ruoli, Eagles sulle ali dell'entusiasmo fanno la partita e il City cerca di colpire in contropiede. Al 77' però Tourè scarica in porta tutta la sua arrabbiatura, legnata di sinistro all'angolino, Speroni si tuffa ma non serve. 2-1 e un pò di paura. Ancora Tourè impegna Speroni che si produce in uno dei suoi interventi "curiosi" ma efficaci. Nasri sfiora il pareggio, ma non basta. C'è solo il tempo per esultare a Selhurst Park e per tributare il giusto omaggio a questi ragazzi e al suo meraviglioso allenatore. 

Si potrebbe parlare di Murray, ma parlare di Murray adesso sarebbe banale, i veri tifosi del Crystal Palace lo aspettavano sul palcoscenico della Premier da quella semifinale di andata contro il Brighton quando il suo ginocchio andò in frantumi. Aspettavano che gli si desse un pò di fiducia e continuità, fondamentale in questo Alan Pardew.
Go Eagles.