Magic moment

Era una partita da vincere e i tre pesantissimi punti, sono stati ottenuti con straordinaria facilità. Non che battere il Leicester sia stato facile, il primo tempo é stato di una noia mortale, sostanzialmente non é successo nulla, e tutto sommato dopo i minuti di fuoco dal 51' al 54' nei quali il Crystal Palace ha concretizzato e legittimato la vittoria, con due palloni piovuti in area di rigore e trasformati in goal, prima da Campbell e poi da Jedinak, non é che sia stata una partita leggendaria. Anzi. Normale. La realtà é che sta girando tutto per il meglio, le Eagles guidate da Warnock concretizzano al meglio ogni singolo errore difensivo avversario, codice alla mano, non é ancora reato. Sfruttiamo il momento e cogliamo l'attimo. Tatticamente la disposizione studiata per avere ragione del Leicester non era molto diversa da quella messa in campo a Goodson Park domenica scorsa, certo le corsie laterali erano più concentrate sulla fase offensiva e il lavoro di Delaney al centro della difesa e di McArthur in mezzo al campo é stato come al solito favoloso. Aggiungiamoci due ali come Puncheon e Bolasie in formissima che costringono il figliol prodigo Zaha alla panchina, e il gioco é fatto.
In sostanza godiamoci il magic moment, finchè dura, consapevoli che nei momenti difficili ci sarà sempre il calore di Selhurst Park a sostenerci.
Sei partite, nono posto in Premier e otto punti in cassaforte, non un cattivo bottino, ma la strada non é ancora lunga,come spesso si racconta, é semplicemente infinita.
In ogni caso, come sempre Go Eagles.

Everton 2 Crystal Palace 3

Goodison Park di Sabato pomeriggio é sempre un bel vedere, una cornice fantastica per un classico Match Day di calcio inglese.
Warnock mischia ancora le carte, Bolasie parte titolare sulla fascia sinistra, coperto da Ward alle sue spalle, in mezzo al campo torna Ledley, mentre Dann e Delaney formano la coppia centrale di una difesa completata da Kelly sulla destra. Unico terminale offensivo di riferimento, diciamo così é Campell supportato da...chi passava di lì per caso. Un 451 sulla carta, che in realtà sotto la pressione dei Toffees diventava facilmente un 631.
Eagles davvero timide in avvio e Lukaku al 9' faceva presagire un pomeriggio di festa per i 37 mila e passa di Goodison Park, percussione centrale, solo soletto davanti a Speroni e palla appoggiata in rete di piattone sinsitro per il facile 1-0. Facile? facilissimo forse troppo, occasioni per il raddoppio, vero Osman? pallino del gioco in mano, tutto sotto controllo. Fino al comico rigore del pareggio perfettamente trasformato da Jedinak. Curioso che tra Stones, Distin e il portiere Howard autore del fallo, arrivi sul pallone in area prima di tutti McArthur poi steso dall'estremo difensore americano, é il segnale che qualcosa non quadra nella retroguardia Tofees. 
Nella ripresa, al 54' scena già vista, cross senza pretese dalla trequarti di Kelly, alto e non troppo veloce, in area Everton ci sono due difensori, il portiere in uscita e Fraizer Campbell noto dominatore delle aree di rigore sulle palle alte, che di schiena quasi impaurito dalla goffa uscita di Howard, colpisce la palla di testa e insacca il 2-1 nell'incredulità generale. 
Crystal Palace gioca con più fiducia, l'Everton non sembra scuotersi più di tanto e arriva anche il terzo gol delle Eagles. Puncheon parte da destra palla al piede, verso quella che per comodità chiameremo difesa dell'Everton, si accentra e serve un delizioso pallone sulla sinistra, per l'accorrente Bolasie che di piatto di prima intenzione incrocia sul secondo palo, facendo secco Howard per la terza volta. Bolasie, di piatto, di prima intenzione. Si tutto vero.
Un gol al volo di Bolasie annienterebbe chiunque, i Toffes reagiscono e nel finale ottengono e trasformano un calcio di rigore con Baines all'83' rendendo palpitanti i minuti finali, ma una difesa concentrata, cattiva e fortunata, (spesso questa qualità diretta conseguenza delle prime due caratteristiche) permette al Crystal Palace di portare a casa tre punti d'oro.
I love British Football, Go Eagles.

La parata di Speroni

Questo match doveva essere ricordato per il ritorno del figliol prodigo Zaha a Selhurst Park, invece Crystal Palace - Burnley é la parata di Speroni. Prodezza che trasforma uno striminzito 0-0 casalingo di una partita da vincere, in un punto guadagnato. 
La prima in casa di Warnock vede qualche cambiamento negli 11 che scendono in campo in un soleggiato Selhurst Park. L'idea di base é un 4231, con Mariappa e Ward sulle fasce, Dann e Delaney centrali della linea difensiva, Jedinak e McArthur in mezzo al campo, Zaha e Puncheon esterni d'attacco, Gayle alle spalle di Campbell a completare l'attacco. Problemi: squadra leggerina davanti, che gioca in velocità ma difetta di precisione, Chamahk manca e si sente. Chiave tattica: il gioco passa necessariamente dai piedi di Zaha e Puncheon che sono sempre in inferiorità numerica sulle corsie laterali a causa della timidezza di Mariappa e Ward nello sganciarsi, e sono quindi ben controllati dalla difesa Burnley. Certo qualche occasione arriva, le Eagles fanno la partita, ma non risultano interventi leggendari da parte di Heaton per salvare il risulato. La partita scorre via gradevole, é veloce, con cambi di fronte continui, ma nei quali le difese hanno la meglio. 
Nella ripresa la variabile é Jedinak che cala il suo rendimento a vista d'occhio, commettendo una quantità industriale di falli, ingaggiando un duello verbale infinito con l'arbitro Mike Dean che lo omaggia con un cartellino giallo, concludendo il suo secondo tempo da brividi con il goffo fallo da rigore all'85 che poteva costare carissimo. 
Ci pensava Speroni a risolvere il problema,volando sulla sua destra e intercettando la botta di Arfield, Non é certo una novità da queste parti, ma sempre é piacevole sapere di poter contare sull'eterno Julian. Adesso vediamo di trovare una soluzione per farli questi benedetti gol, visto che dietro tra Speroni e la coppia centrale Delaney-Dann le cose sembrano funzionare egregiamente.