QPR, Pardew e Buon 2015!!! Ne abbiamo bisogno.

Il match con il QPR é andato in archivio velocemente, sia per la qualità del calcio offerto, che per la stretta attualità, visto che in panchina contro gli Hoops é andato Keith Millen in qualità di traghettatore, dopo l'annucio dell'esonero di Neil Warnock. Curiosa la tempistica della drastica scelta della dirigenza, nel periodo più congestionato della stagione, poi ci ricordiamo che stiamo parlando del Crystal Palace, ovvero il Rollercoaster per eccellenza, tutto é possibile.

Il punto ottenuto non lo buttiamo via, la squadra si é dimostrata unita e determintata, in un match totalmente British Style. Tanta corsa, agonismo e palloni lanciati in avanti. Trame di gioco non memorabili, ma le occasioni da una parte e dell'altra per portare a casa l'intera posta non sono mancate; il tutto incorniciato dalla magnifica atmosfera di Loftus Road e condito da una gradevole telecronaca di Roberto Gotta per la differita targata FoxSports.


Tatticamente spiccava la novità di Zaha punta centrale, che però non riusciva a sfuggire al richiamo della fascia togliendo spesso l'unico riferimento offensivo alle Eagles consentendo però gli inserimenti di Puncheon. In uno di questi il buon Jason colpiva il palo con un sinistro a giro.

Poco altro nel primo tempo, ripresa con il QPR meno timido e più determinato nel cercare la vittoria, soprattutto con le iniziative di Fer ma la sua mira risulta scarsa seppur di poco e Speroni non aveva molto da fare, anche grazie a McArthur che salvava sulla linea un gol fatto. 


Nel finale il Crystal Palace in contropiede provava a sfruttare la carta Campbell che proprio all'ultimo secondo trovava il tempo per reclamare un penalty. Punto comunque utile in una partita che avrà tutta l'aria di pesare nell'economia della lotta salvezza.


Nell'economia del Crystal Palace invece peserà l'esborso per il probabile nuovo manager, Alan Pardew già giocatore delle Eagles nella Golden Age a cavallo tra gli anni 80 e inizio 90. Si parla di almeno due milioni di sterline per liberarlo dal Newcastle che ha poi permesso un approccio ufficiale del Crystal Palace per definire la trattativa. 

L'annuncio ufficiale dovrebbe essere dato domani in giornata probabilmente dopo la trasferta che vedrà il Crystal Palace impegnato alle 15 al Villa Park, ovviamente guidato dall'eterno traghettatore Millen.

Nightmare after Christmas

C'è poco da dire di questo sciagurato Boxing Day casalingo contro il Southampton. Tutto quello che poteva andare storto é andato storto, agevolato anche dalle scelte di Warnock fischiatissimo a fine partita.
Tatticamente c'è poco da raccontare, il Crystal Palace si affida ancora a Campbell unica punta, supportato da Bolasie e Puncheon in una sorta di tridente, tanto veloce quanto inconsistente per gli standard che richede la Premier League, con una difesa ancora distratta in avvio di match, che concede l'ennesimo regalo e permette ai Saints di passare in vantaggio al 17' con Manè che si trovava a tu per tu con Speroni e lo superava agevolmente.
Da annotare una teorica reazione dei padroni di casa, che si concretizza con una traversa di Campbell a gioco ingiustamente fermo per un fuorigioco inventato.
Niente di nuovo, ma non può essere una giustificazione, il Crystal Palace non c'è. Impalpabile in fase offensiva, distratto in difesa, non si salva nessuno.
Al 3' della ripresa, quando si pensava di assistere all'assalto delle Eagles, arriva la doccia fredda del raddoppio dei Saints con Bertrand, che raccoglieva un bel cross dalla destra e scagliava la palla al volo alle spalle di Speroni. Il tempo di fare il cambio Gayle-Campbell che Alderweireld di testa anticipava il suo marcatore Ward e Speroni impagliato sulla linea di porta. Tre a zero. Si signori, ancora una vita da giocare nella ripresa e il Boxing Day é già finito.
Resta il tempo per vedere Zaha in campo al posto di Ledley e Kelly per Bolasie, quest'ultimo cambio subissato di fischi all'indirizzo di Warnock, oggetto anche di un pesante coro da parte di Selhurst Park"You don't know what are you doing" che segna uno strappo nel rapporto tra il manager e lo stadio. Non esattamente il periodo migliore quello natalizio per aprire una crisi, si gioca già domenica contro il QPR uno scontro salvezza davvero complicato. Il tema in chiave mercato resta la famosa punta, nel giorno in cui Murray in prestito, ne rifilava come al solito un paio al Brighton. Vero, la Premier non é la Championship, ma Muzza anche a causa di un bruttissimo infortunio, non ha mai avuto realmente l'occasione di confrontarsi con la categoria. 


Manchester City 3 Crystal Palace 0

Potremmo parlare dell'assurdo fuorigioco fischiato a McArthur che tarpava le ali a qualsiasi ipotesi (remota) di rimonta, in effetti Warnock lo ha fatto, ma sarebbe inutile e assurdo. 
Il Crystal Palace é partito davvero bene, aggredendo molto alto il Manchester City in casa sua, impedendogli per buona parte del primo tempo di far stazionare Navas, Nasri e soci nei pressi della porta di Speroni. Quando accadeva però erano dolori, la qualità tecnica dei due sopracitati, gli inserimenti devastanti di Yaya Tourè, portavano tanti pericoli, ma in nessuna situazione il City ha centrato la porta. Clamorosa l'occasione capitata sui piedi di Zabaleta che davanti a Speroni provava a superarlo con un pallonetto di pochi centimetri a lato. Il Palace non stava a guardare, un colpo di testa di Jedinak veniva stoppato in qualche modo da Hart e Campbell solo davanti al portiere, spalle alla porta provava una rovesciata spettacolare di poco a lato.

Nella ripresa salivano i giri dei citizen che già al 3' trovava il vantaggio con con un tiro di Silva sottomisura deviato da Dann, il Palace accusava il colpo, Warnock prova a giocare con Bolasie punta centrale, un finto nueve che più finto non si può, senza risultati apprezzabili.
Al 61' il raddoppio di Silva che sottomisura girava al volo in porta un cross proveniente dalla fascia sinistra.

C'era spazio per il gol annullato a McArthur in gioco almeno di un paio di metri, clamorosa la topica del guardalinee, e sucessivamente per il gol di tecnica e potenza di Yaya Toure, che chiudeva ufficialmente la questione.

Tre a zero forse esagerato per quello che si é visto in campo, ma al solito conta buttare dentro il pallone e sperare che l'arbitro convalidi. In questo periodo con attaccanti e arbitri non siamo molto fortunati, e non é certo all'Ethiad che le Eagles devono racimolare punti salvezza.

Adesso sotto con l'infuocato periodo natalizio, boxing day in casa contro il Southampton, domenica 28 a Loftus Road contro il QPR per poi aprire il 2015 al Villa Park contro l'Aston Villa, senza dimenticare il mitico terzo turno di FA Cup in trasferta il 4 Gennaio sul campo del Dover Athletic.


Sempre ai margini della zona calda, con lo Stoke é 1-1

11' il gol di Mc Arthur per il momentaneo 1-0
Restiamo lì, ai margini della zona retrocessione, con una sola vittoria nelle ultime 10 partite. Con il solito attacco asfittico, il solito gioco a tratti gradevole,  con i soliti problemi di sempre. 
La formazione prevede ancora Chamakh punta supportato da Bolasie e Zaha sulle corsie esterne, un robusto centrocampo con Jedinak, McArthur e Ledley, e la classica difesa a 4 che prevede Kelly e Ward esterni, Dann Hangeland centrali, davanti a Speroni.
Nel soleggiato pomeriggio di Croydon, su un campo tutt'altro che perfetto, le Eagles passano in vantaggio prestissimo: Bolasie crossa per McArthur che di testa spalle alla porta beffa Begovic. Altrettanto velocemente lo Stoke raggiunge il pari: percussione di Bojan sulla destra palla messa dietro al centro dell'area per l'accorrente Wilson, il suo tiro deviato da Ward in tackle finiva preciso sui piedi di Crouch a 2 metri dalla porta di Speroni. Gol. Cosa ci facesse Crouch solo soletto in quella posizione, non é dato saperlo, la sostanza é che così si chiude dal punto di vista dei gol, Crystal Palace - Stoke City.
Ci sarebbe il tempo per raccontare il duello intrapreso da McArthur con Begovic, tra la fine del primo tempo e l'inizio della ripresa, ma anche della girata di Crouch nel finale che poteva costare molto caro. In mezzo tanta corsa, ma poca sostanza in fase realizzativa, in fondo che alle Eagles manca terribilmente un fottuttissimo numero 9 lo abbiamo già detto, giusto?
Con la Premier appuntamento Sabato 20 Dicembre in casa del Manchester City ore 12.45 locali.
Per il resto in casa Palace si guarda al dopo Natale. Mariappa e Williams (ancora dubbi sul suo ritorno a Portman Road dopo essersi ristabilito) dovrebbero essere disponibili dopo Natale, il campo (orribile) dovrebbe essere sistemato dopo Natale, l'attaccante? Warnock spera possa essere disponibile il 31 Dicembre a mezzanotte. 
Considerato anche l'infortunio che ha colpito Chamakh, una probabile lesione del legamento del ginocchio, ancora da valutare, spazio fiducia e responsabilità per Dwight Gayle, che ha un pò deluso Warnock quando é stato buttato nella mischia di Selhurst.
In attesa della riaperura della finestra di mercato. Nomi? Gomis e Michu da Swansea sono tra i papabili. 

Uno punto a White Hart Lane

Volevamo un centravanti e Warnock si presenta a White Hart Lane con Chamakh unico riferimento offensivo (?) centrocampo infoltito dalle presenze di McArthur e Ladley a supporto di capitan Jedinak. Sulle fasce spazio a Bolasie e Zaha, con Kelly e Ward laterali di difesa e Dann-Hangeland coppia centrale. Non male Neil, davvero non male.

Il Totthenam fatica ad entrare in partita, il Crystal Palace gioca con buona personalità ma Soldado é sempre in agguato. In ogni caso se il primo tempo si chiude in pareggio, lo dobbiamo soprattutto a Lloris, seppur il primo tempo sia stato piuttosto equlibrato, al netto del possesso palla, che é il dato statistico più inutile della storia del calcio.

Nella ripresa gli Spurs partono più convinti, ma ancora una volta il robusto centrocampo Eagles alla lunga sembra avere la meglio, e la pressione del Crystal Palace si fa notevole, soprattutto dopo l'entrata in campo di Puncheon per un discreto Zaha.

Il buon numero 42 Eagles riesce a costruirsi diverse occasioni partendo da destra e da sinistra, scambiandosi spesso posizione con Bolasie. In una di queste, incredibile come il Crystal Palace non riesca ad arrivare al gol, penetrazione da sinstra, conclusione deviata sulla traversa e Ledley non arriva al tap-in per pochi centrimetri.

Ancora Ledley, smarcato da Puncheon mancava clamorosamente la porta solo davanti a Lloris, che poi evitava il vantaggio Eagles deviando una conclusione sottomisura di Bolasie. Pressione incredibile del Crystal Palace sotto gli occhi di un attonito White Hart Lane, che si risveglia, quando Ward evita il beffardo gol del Tottenham salvando di faccia ad un metro dalla porta l'insidiosa girata di Paulinho.

Finisce 0-0 con le Eagles che non riescono a portare via i 3 punti dal Nord di Londra dal 1997, ma mai come in questa occasione ci sono andati vicino. Prestazione di sostanza alla quale é mancato solo il gol. Appuntamento prima che in campo Lunedi sera alle 7 di Londra per il sorteggio del terzo turno della Fa Cup, in diretta su BBC2. Benevenuti dove la coppa nazionale ha ancora un pò di magia.




Inconcludenti.

Sconfitta pesante questa sera a Selhurst Park contro l'Aston Villa. Tanto gioco complice l'Aston Villa arroccato nella propria trequarti, ma poca sostanza.
Concretezza che invece é la parola chiave dei Villans che impegnano Speroni 3 volte in 90 minuti e in un occasione ottengono il gol partita. Orribile palla persa da Dann a metà campo, Benteke la fa sua e corre al galoppo verso la porta, piattone destro a giro sul secondo palo e 3 punti in cassaforte.

La reazione del Crystal Palace é stata immediata, ma inconcludente. Non si possono contare le potenziali occasioni da gol, purtroppo sono rimaste tali. Cross tutti preda di Guzan e soci,  palle radenti messe in mezzo all'area, contropiedi buttati al vento, stupidi falli in attacco. Un campionario completo di tutto quello che non si deve fare per raddrizzare la partita.
Tatticamente la squadra é la solita di sempre, con Zaha al posto di Puncheon, e il tentativo curioso di rovinare Ward ormai portato oltre lo stremo, ma l'attacco appare davvero troppo leggero. Il lavoro che faceva Jerome lo scorso anno manca, e si nota terribilmente.


Campbell é veloce. Molto veloce. Velocissimo. Ottimo per la 4x100. Sfortunatamente a Selhurst si gioca a pallone. 
Guardando la classifica, siamo ancora fuori dalla zona retrocessione, ma con questo ritmo ci finiremo dentro presto, le sconfitte casalinghe con Sunderland e Aston Villa sono pesantissime. Prossimo appuntamento sabato a White Hart Lane...Non certo una passeggiata nel nord di Londra.



Brodino gallese.

Bony gira in rete al 15'
Il Crystal Palace non cambia formazione al netto di Delaney fermo ai box, e neppure atteggiamento tattico. Entra in campo a Swansea con il solito ritardo accademico ed ovviamente prende gol. Difficile spiegare come si possa subire una rete con difesa e piazzata, attaccante avversario spalle alla porta al limite dell'area, solo e circondato da maglie rossoblù. 
Dettaglio non secondario, sulle tracce di Bony, autore del vantaggio al Liberty Stadium, troviamo Hangeland. Due indizi non faranno una prova, però... insomma... Forse non anche più di due.

Il Crystal Palace teoricamente agisce in contropiede, in pratica é pericoloso e letale su un calcio d'angolo. Palla innocua a centro area e Shelvey non trova di meglio che intervenire su Chamahk da dietro. Il marocchino non fa moltissimo per rimanere in piedi ma il tentativo di contrasto del numero 8 di bianco vestito é goffo e fuori tempo.

Rigore. Si presenta al solito Jedinak che dal dischetto di piatto destro insacca a mezza altezza centrale, con quelche brivido e un pò di frustrazione per il buon Fabianski che per poco riesce a neutralizzare. Il pareggio riviltalizza il Crystal Palace che in tutta sincerità non sembrava avesse idea di come rimettere in piedi il match anche a causa della prematura uscita dal campo di Gayle causa infortunio a metà del primo tempo. Al suo posto entrava in campo McArthur ma chiaramente la squadra perdeva quel poco di dinamismo ed imprevedibilità.

La palla per riportare lo Swansea in vantaggio però, capita proprio sul piede di Shelvey pescato in area defilato sulla sinistra a pochi metri da Speroni, il piede però é quello sbagliato, il buon Jonjo prova a chiudere il tiro con un destro improbabile che finisce tristemente sui tabelloni pubblicitari.
Nella ripresa la sceneggiatura é quella nota, Swansea alla ricerca del vantaggio e Crystal Palace allineato e coperto, qualche sortita offensiva, ma con tutta l'aria di quelli che un punto al Liberty Stadium non é poi tanto male, come peraltro confermato da Wanock nel post gara.
Insomma punticino muovi classifica, in attesa di ospitare l'Aston Villa martedì sera a Selhurst Park, con  punti pesanti in palio in chiave salvezza.

Bolasie is on fire. Crystal Palace 3 Liverpool 1

Cielo grigio, pioggia insistente, avversario di blasone. Matchday perfetto per il solito ribollente Selhurst Park. I reds tornano a farci visita dopo il clamoroso 3-3 della scorsa primavera, partita che sostanzialmente costò il titolo 2013/14 a Gerrard e soci. Molte cose sono cambiate da allora, ma Dwight Gayle é rimasto in casacca rossoblu e Warnock lo promuove titolare a scapito di Campbell. Per il resto formazione tipo, con Kelly al posto di Mariappa sulla fascia destra. 
Il Liverpool di questo inizio di stagione é in piena fase depressiva, in campo c'è Lambert e poco altro. Ma il buon Ricky i gol li sa fare, e se lo metti dopo due minuti scarsi davanti a Speroni, lui fa gol. Potrebbe essere un pomeriggio di tranquillità per Rodgers, ma i reds sono davvero poca cosa. Si accontentano, giocano pigramente il pallone a metà campo, senza affondare, e subiscono le scorribande sulla sinistra di un ispiratissimo Bolasie che al 17' porta palla fino ai 20 metri e scarica un bolide alla destra di Mignolet, colpisce il palo e sulla ribattuta Gayle che ha evidentemente un conto aperto con il Liverpool, pareggia. Sulle ali dell'entusiasmo ancora Palace e ancora Bolasie, mettono i brividi a Mignolet mentre dalle parti di Speroni non accade sostanzialmente nulla fino all'intervallo.
Nella ripresa, parte meglio il Liverpool, seppur con un possesso di palla sterile, riesce a mettere in apprensione la retroguardia Eagles, orfana di Delaney già dal finire del primo tempo. Spazio in mezzo per Hangeland per la felicità dei supporters norvegesi giunti a Selhurst Park per l'occasione.
La seconda parte della ripresa vede un Crystal Palace per nulla soddisfatto del punticino, Bolasie spostato a destra dopo l'uscita di Puncheon per McArtur, al 78' riesce a mettere in mezzo un pallone per Ledley che in piena area solo soletto appoggia di piattone tra le gambe di Mignolet. E' il 2-1, sotto la Holmesdale Stand. E' il delirio. Ma non basta, il Crystal Palace rollercoaster quando prende velocità é adrenalina pura. Passano 3 minuti e una punizione di Jedinak da 25 metri si insacca magistralmente sotto l'incrocio dei pali. Non ci sono parole per descrivere il rumore di Selhurst Park,in questo momento. Il capitano l'ha messa all'incrocio, é il 3-1 sul Liverpool, sotto il cuore del tifo Eagles. 
Si sale al qundicesimo posto, a -3 del Liverpool. Già questo spiega tante cose. La classifica escludendo le prime tre, é cortissima, il quarto posto dista sette lunghezze, la Championship due. Può succedere di tutto. Il vantaggio é che dalle parti di Croydon lo sanno benissimo. Da anni.

Buona prova ad Old Trafford

Ci presentiamo ad Old Trafford con Mariappa e Ward sulle fasce, Delaney e Dann centrali, Mc Arthur e Ledley in mezzo al campo, con Bolasie e Puncheon esterni e Chamakh a supporto di Campbell. Palace semplicemente perfetto in fase difensiva, tanto possesso palla per i Red Devils ma pochi pericoli, un brivido lo fa scorrere lungo la schiena Shaw (uno dei migliori) con un velenoso rasoterra chiuso in angolo da Speroni. Eagles pericolose solo sui piazzati e qualche estemporaneo cross. Su uno di questi ci sarebbe anche il tempo per reclamare il solito penalty, ma l'errore più clamoroso lo commette Campbell che sfruttando un liscio dell'impresentabile difesa United si trovava solo davanti a De Gea, cercava di superarlo con un'improbabile pallonetto di piattone che si perdeva tristemente a fondo campo. 
Nella ripresa non cambiava il copione del match, Warnock non cambiava nessuno fino all'ottantesimo, nel frattempo era cambiato però il punteggio. Mata al 67' appena entrato sfruttava un'incertezza di Speroni che si faceva sorprendere sul primo palo. Che i tempi del gol United erano maturi, si capiva dai commoventi minuti che vanno dal 64' al 66' nei quali le Eagles costringevano lo United di Di Maria, Rooney e soci negli ultimi 20 metri senza cavare un ragno dal buco, certo avere Bolasie e Puncheon a dirigere le operazioni non ha aiutato, ma é stato comunque bellissimo.
Mata colpiva un palo sempre dai 20 metri, McArthur salvava sulla linea un gol fatto, insomma lo United ribadiva la sua superiorità tecnica, ma non sarà sfuggito agli occhi dei più esperti, la posizione di Rooney, che da capitano di lunghissimo corso, ha fiutato l'aria e portato a casa il golletto si é piazzato in mediana, a difesa di tre preziosissimi punti. Noi del Palace ci accontentiamo anche di queste piccole soddisfazioni. 
Con la Premier ne riparliamo dopo la pausa delle nazionali, Domenica 22 Novembre arriverà a Selhurst Park il Liverpooldibalotelli, rigenerato dalla convocazione in azzurro.


Crystal Palace v Sunderland 1-3

Chi vorrebbe gli arbitri stranieri in SerieA dovrebbe farsi un giro in Premier League, soprattutto nei campi della periferia dell'impero. Non vuole essere un lamento all'italiana, le ragioni della brutta sconfitta casalinga nel Monday Night vanno oltre l'ennesimo erroraccio arbitrale, ma pesano nell'economia spicciola di queste ultime due partite e quindi nel giudizio complessivo sul recente operato di Warnock che con 5 punti in più sarebbe stato evidentemente diverso, a prescindere da alcune sue discutibili scelte tecniche. Contro il Sunderland, aver ottenuto dopo 30 secondi di gara, un calcio di rigore e la superiorità numerica, avrebbe messo in discesa un match, che poi si é rivelato molto complicato. 
Campbell steso in area dopo 30 secondi
di match. 
Al netto degli episodi e parlando di pallone, si capisce che quello che non funziona assolutamente é l'attacco con Campbell e Chamahk a supporto. Troppo leggero, poco incisivo. Se poi nella
retroguardia (Kelly Hangeland Dann e Ward) si gioca alle belle statuine, difendere nelle rare sortite offensive dei blackcats, con Speroni spettatore, la frittata é fatta.
Le fasce sarebbero ben sfruttate  in fase offensiva, con Zaha e Bolasie, ma inutilizzate per mettere palle alte, vista la presenza del frugoletto Campbell. In sostanza troviamo in campo quattro uomini con spiccate attitudini offensive (Campbell-Chamahk-Bolasie-Zaha) ma con poco peso e poca copertura. In mezzo al campo il rendimento di Jedinak non é paragonabile a quello dello scorso anno, troppi falli,ingenui e inutili, troppo nervosismo, tant'è che cominciano a manifestarsi i primi dubbi riguardo al suo ruolo di capitano. Male anche Puncheon, ma come si é già detto,in questo periodo  sta giocando suo fratello scarso. Nulla é perduto, basta ricordarsi qual'era la situazione in casa Palace giusto 12 mesi fa. La classifica é corta e nessuno corre,campionato molto equlibrato. In quest'ottica incuriosisce non poco il matchin programma all'Old Trafford sabato prossimo 8 Novembre alle ore 15.

WBA v Crystal Palace 2-2

Il buon Mark Clattenburg avrà certamente avuto giornate migliori.La tranvata che Dawson rifila a Speroni sul gol dell'1-2 dei Baggies era davvero difficile non notarla, il rigore non concesso a Zaha  é stata una decisione curiosa, come l'intervento su Punchen che perdendo palla in pieno recupero consentiva ad Anichebe di entrare in area e ottenere il rigore del pareggio trasformato con freddezza da Berainho.

Peccato, perchè finalmente il fratello di Puncheon si era seduto in panchina per dare spazio ad un ottimo Zaha che dopo un avvio pigro si rendeva praticamente imprendibile per Pocognoli, che aveva come alternativa al contendergli la palla, quella di stenderlo. Ma vai a spiegarlo a Clattenburg.
Dalla parte opposta spingeva con forza costanza e curiosamente con un briciolo di lucidità, Bolasie. Incredibilmente da un suo calibrato cross arrivava al 16' la rete di Hangeland in mischia, e nel finale di tempo il milionesimo fallo di Pocognoli, questa volta su Bolasie, veniva celebrato con il penalty. 
Al solito si presentava sul dischetto capitan Jedinak, 0-2 e tutti negli spogliatoi. 
Tutto facile. Troppo facile, non é roba per noi. E' un campo difficile, violato una sola volta, e il Crystal Palace é avanti due a zero, in totale controllo. 
Al 51' la svolta del match, calcio d'angolo, tranvata di Dawson a Speroni in uscita, Anichebe tocca di testa e gol. Quattro minuti di cure non bastano per rivedere il portiere argentino tra i pali, al suo posto dentro Hennessey al suo esordio in Premier. Il Crystal Palace non mette più fuori la testa, difende basso, troppo basso, ma la sta portando a casa. Ormai é finita. Palla a Puncheon (subentrato a Zaha) chiuso da tre uomini, viene borseggiato del pallone in maniera quantomeno discutibile, rapida palla in area per Anichebe che veniva steso senza pietà da Jedinak. Certamente Puncheon avrebbe potuto provare a sparare la palla in qualche cespuglio di biancospino dei dintorni dello stadio, ma anche Clattenburg avrebbe potuto... ah già, Clattenburg.

Crystal Palace v Chelsea 1-2

Parte fortissimo il Crystal Palace che ospita la capolista Chelsea, Campbell ha subito un paio di occasioni per mettere in difficoltà Curtois ma la sua grande velocità e la sua ottima tecnica non hanno fortuna negli ultimi sedici metri. Al 6' invece l'ottima tecnica di Oscar ha la meglio su Speroni infilandolo con una magistrale punizione da 25 metri. I blues basano la partita sul controllo del pallone con percentuali di possesso imbarazzanti, ma senza incidere realmente, e il Crystal Palace prova ad appoggiarsi alla velocità di Campbell in qualche ripartenza. In verità anche Bolasie sarebbe veloce, ma dovrebbe limitarsi alle cose semplici il buon Yannick, quando pensa troppo a cosa fare con la palla tra i piedi, diventa letale, per noi. Peraltro sull'altra fascia gioca ancora il fratello scarso di Puncheon, quindi il gioco passerà soprattutto dalla percentuale di palle recuperate in mezzo al campo da Jedinak - McArthur e dalla lucidità sotto rete di Campbell...
Proprio su un contrasto a centrocampo, la possibile svolta del match; tackle durissimo, fuori tempo e fuori luogo di Azpilicueta su Jedinak e inevitabile rosso per lui, anche se con molta sofferenza da parte del buon ref Craig Pawson, molto restio statisticamente all'uso dei cartoncini che custodisce gelosamente nelle sue tasche. 
Sorprende quindi che trascorsi non più di 120 secondi dall'inferiorità numerica, trovi il modo di riequilibrare le forze in campo, ammonendo per la seconda volta Delaney per una trattenuta più virtuale che reale su Remy. Delaney certamente poteva evitare di farsi sorprendere e regalare al buon Pawson l'opportunità di rimettere le cose a posto.
In ogni caso ci sarebbero stati altri 45 minuti in perfetta parità numerica, certo la difesa delle Eagles era davvero improvvisata, e infatti al 6' della ripresa una perfetta ed elegante combinazione del Chelsea portava Fabregas solo davanti a Speroni che chiudeva non solo virtualmente il match.
Il Crystal Palace sembrava non crederci più, il possesso palla dei Blues era oltre la noia, soprattutto nei sei minuti surreali nei quali le Eagles ridotte in nove per l'infortunio di McArthur non trovavano il modo nemmeno di buttare la palla fuori per permettere il cambio. Ci voleva una sommossa di Selhurst Park per suggerire a Kelly di mettere in fallo laterale il pallone. A dimostrazione che la lucidità non albergava a Croydon ieri pomeriggio. Solo nel finale il subentrato Zaha con qualche vivace iniziativa sulle fasce, permetteva a Campbell di mettere dentro il gol del 1-2 finale.
Non é da queste partite che passa la salvezza delle Eagles, e non é nemmeno pensabile di battere sempre il Chelsea in casa, quello che preoccupa infatti sono la non partita non giocata ad Hull, la scorsa settimana, Pessimo lo stato di forma di Puncheon, forse un Zaha in crescita potrebbe essere una soluzione, e non solo l'alternativa degli ultimi minuti.



Magic moment

Era una partita da vincere e i tre pesantissimi punti, sono stati ottenuti con straordinaria facilità. Non che battere il Leicester sia stato facile, il primo tempo é stato di una noia mortale, sostanzialmente non é successo nulla, e tutto sommato dopo i minuti di fuoco dal 51' al 54' nei quali il Crystal Palace ha concretizzato e legittimato la vittoria, con due palloni piovuti in area di rigore e trasformati in goal, prima da Campbell e poi da Jedinak, non é che sia stata una partita leggendaria. Anzi. Normale. La realtà é che sta girando tutto per il meglio, le Eagles guidate da Warnock concretizzano al meglio ogni singolo errore difensivo avversario, codice alla mano, non é ancora reato. Sfruttiamo il momento e cogliamo l'attimo. Tatticamente la disposizione studiata per avere ragione del Leicester non era molto diversa da quella messa in campo a Goodson Park domenica scorsa, certo le corsie laterali erano più concentrate sulla fase offensiva e il lavoro di Delaney al centro della difesa e di McArthur in mezzo al campo é stato come al solito favoloso. Aggiungiamoci due ali come Puncheon e Bolasie in formissima che costringono il figliol prodigo Zaha alla panchina, e il gioco é fatto.
In sostanza godiamoci il magic moment, finchè dura, consapevoli che nei momenti difficili ci sarà sempre il calore di Selhurst Park a sostenerci.
Sei partite, nono posto in Premier e otto punti in cassaforte, non un cattivo bottino, ma la strada non é ancora lunga,come spesso si racconta, é semplicemente infinita.
In ogni caso, come sempre Go Eagles.

Everton 2 Crystal Palace 3

Goodison Park di Sabato pomeriggio é sempre un bel vedere, una cornice fantastica per un classico Match Day di calcio inglese.
Warnock mischia ancora le carte, Bolasie parte titolare sulla fascia sinistra, coperto da Ward alle sue spalle, in mezzo al campo torna Ledley, mentre Dann e Delaney formano la coppia centrale di una difesa completata da Kelly sulla destra. Unico terminale offensivo di riferimento, diciamo così é Campell supportato da...chi passava di lì per caso. Un 451 sulla carta, che in realtà sotto la pressione dei Toffees diventava facilmente un 631.
Eagles davvero timide in avvio e Lukaku al 9' faceva presagire un pomeriggio di festa per i 37 mila e passa di Goodison Park, percussione centrale, solo soletto davanti a Speroni e palla appoggiata in rete di piattone sinsitro per il facile 1-0. Facile? facilissimo forse troppo, occasioni per il raddoppio, vero Osman? pallino del gioco in mano, tutto sotto controllo. Fino al comico rigore del pareggio perfettamente trasformato da Jedinak. Curioso che tra Stones, Distin e il portiere Howard autore del fallo, arrivi sul pallone in area prima di tutti McArthur poi steso dall'estremo difensore americano, é il segnale che qualcosa non quadra nella retroguardia Tofees. 
Nella ripresa, al 54' scena già vista, cross senza pretese dalla trequarti di Kelly, alto e non troppo veloce, in area Everton ci sono due difensori, il portiere in uscita e Fraizer Campbell noto dominatore delle aree di rigore sulle palle alte, che di schiena quasi impaurito dalla goffa uscita di Howard, colpisce la palla di testa e insacca il 2-1 nell'incredulità generale. 
Crystal Palace gioca con più fiducia, l'Everton non sembra scuotersi più di tanto e arriva anche il terzo gol delle Eagles. Puncheon parte da destra palla al piede, verso quella che per comodità chiameremo difesa dell'Everton, si accentra e serve un delizioso pallone sulla sinistra, per l'accorrente Bolasie che di piatto di prima intenzione incrocia sul secondo palo, facendo secco Howard per la terza volta. Bolasie, di piatto, di prima intenzione. Si tutto vero.
Un gol al volo di Bolasie annienterebbe chiunque, i Toffes reagiscono e nel finale ottengono e trasformano un calcio di rigore con Baines all'83' rendendo palpitanti i minuti finali, ma una difesa concentrata, cattiva e fortunata, (spesso questa qualità diretta conseguenza delle prime due caratteristiche) permette al Crystal Palace di portare a casa tre punti d'oro.
I love British Football, Go Eagles.

La parata di Speroni

Questo match doveva essere ricordato per il ritorno del figliol prodigo Zaha a Selhurst Park, invece Crystal Palace - Burnley é la parata di Speroni. Prodezza che trasforma uno striminzito 0-0 casalingo di una partita da vincere, in un punto guadagnato. 
La prima in casa di Warnock vede qualche cambiamento negli 11 che scendono in campo in un soleggiato Selhurst Park. L'idea di base é un 4231, con Mariappa e Ward sulle fasce, Dann e Delaney centrali della linea difensiva, Jedinak e McArthur in mezzo al campo, Zaha e Puncheon esterni d'attacco, Gayle alle spalle di Campbell a completare l'attacco. Problemi: squadra leggerina davanti, che gioca in velocità ma difetta di precisione, Chamahk manca e si sente. Chiave tattica: il gioco passa necessariamente dai piedi di Zaha e Puncheon che sono sempre in inferiorità numerica sulle corsie laterali a causa della timidezza di Mariappa e Ward nello sganciarsi, e sono quindi ben controllati dalla difesa Burnley. Certo qualche occasione arriva, le Eagles fanno la partita, ma non risultano interventi leggendari da parte di Heaton per salvare il risulato. La partita scorre via gradevole, é veloce, con cambi di fronte continui, ma nei quali le difese hanno la meglio. 
Nella ripresa la variabile é Jedinak che cala il suo rendimento a vista d'occhio, commettendo una quantità industriale di falli, ingaggiando un duello verbale infinito con l'arbitro Mike Dean che lo omaggia con un cartellino giallo, concludendo il suo secondo tempo da brividi con il goffo fallo da rigore all'85 che poteva costare carissimo. 
Ci pensava Speroni a risolvere il problema,volando sulla sua destra e intercettando la botta di Arfield, Non é certo una novità da queste parti, ma sempre é piacevole sapere di poter contare sull'eterno Julian. Adesso vediamo di trovare una soluzione per farli questi benedetti gol, visto che dietro tra Speroni e la coppia centrale Delaney-Dann le cose sembrano funzionare egregiamente.




Bentornato Zaha!

Il titolo é facile, dopo il struggente addio di due anni fa, destinazione Manchester United, dopo aver contribuito in maniera determinante a riportarci in Premier, dopo una stagione nella quale puntualmente ad ogni sessione di mercato il suo nome era sempre evocato per un ritorno a Croydon, ovvio che mettendo la firma al quinto di recupero al fantastico 3-3 di St.James Park i titoli e tutte le suggestioni per caso siano per lui.
Ma c'è di più dietro questo 3-3 conquistato a Newcastle. Neil Warnock, nuovo manager da poche ore in questa settimana di grandi ritorni, mette mano profondamente alla formazione da schierare contro gli undici di Perdew. Il tenente Dann torna in campo in mezzo alla difesa a 4, a lasciargli spazio ci pensa Hangeland, che giusto in settimana aveva chiesto chiarezza sul futuro del club il prima possibile. Forse non era la risposta che si attendeva. Mariappa trova spazio nella linea difensiva a 4 come laterale destro, posizione abitualmente occupata da una delle poche certezze della squadra, Ward, dirottato nella diga di centrocampo a far coppia con Jedinak. In avanti spazio a Gayle a supporto di Chamakh. Scontata la squalifica rientra anche Puncheon anche se non era scontato che giocasse, visti i recenti trascorsi con Warnock, difficile rinunciare al suo talento in quella zona del campo per le Eagles. 
Gayle ha il piede caldo e la testa fredda, lo aveva dimostrato martedì in Coppa di Lega liquidando il Walsall con una tripletta, lo conferma andando in gol dopo 30 secondi, raccogliendo una respinta corta di Krul su tiro di Chamakh. Sarà poi un monologo Newcastle per tutto il tempo, fatto di tanto possesso palla, tanti cross, corner e pericoli più teorici che reali, fino a pochi minuti dal'intervallo quando la classica incertezza difensiva con delizioso assist finale confezionato da Kelly, permetteva a Janmaat di pareggiare i conti battendo Speroni da pochi metri.
Nella ripresa Puncheon sbagliando il controllo del pallone in area, su passaggio di Bolasie, di pura intuizione colpiva il pallone che si era alzato sopra la sua testa in sforbiciata soprendendo Krul. Al terzo della ripresa il Palace é di nuovo incredibilmente avanti. Potrebbe essere un pomeriggio interessante a St.James Park.
Il Newcastle troverà poi prima il pareggio al 73' con Aarons su colpo di testa, poi ancora Aarons in piena esaltazione, provava un tiro a girare che colpiva i legni della porta difesa da Speroni, la schiena di Kelly e finiva tra i piedi di Williamson che da un metro scarso appoggiva in rete il 3-2 che per tutti era oramai il finale della partita.  Per tutti ma non per Zaha che era entrato al 70' al posto dell'infortunato Gayle in un insolita posizione di attaccante centrale, con il risultato sul 2-1 per le Eagles. Erano probabilmente pronte già pagelle con voti bassi e qualche commento sarcastico, ma Wilfried, al 95' dei 7 di recupero tra le lamentele di Pardew alle prese con la contabilità del minutaggio da recuperare, raccoglieva nel cuore dell'area di rigore, una palla su delizioso assist di testa di Delany, pescato da Jedinak con una palla lunga e scaraventava una pallonata tra palo e Krul, scaricando anche la sua rabbia per una stagione vissuta ai margini. 
L'immagine più bella che ci portiamo via da St.James Park, la sua esultanza, quella di Warnock e il primo punto della stagione. Go Eagles. 

Happy 90th Birthday to SelHurst Park!

Giornate frenetiche in quel di Croydon. Finalmente é arrivato il nuovo manager Neil Warnock, rientro ufficiale in famiglia anche per WIlfried Zaha in prestito fino al termine della stagione del Manchester United e altre trattative in corso. Tra poche ore la squadra scenderà in campo a Newcastle e potremmo scrivere fiumi di parole sul nuovo manager, il nuovo modulo e il ritorno di Zaha.
Oggi infatti é una giornata ancora più importante; il 30 Agosto del 1924, davanti a circa 25000 persone, il Crystal Palace sfidava lo Sheffield Wednesday perdendo per 1-0. Era il match inaugurale di Selhurst Park davanti a  the Lord Mayor of London, seduto nell'unica stand presente all'epoca, l'attuale Main Stand. 
Novantanni di storia , sperando che questo gioiellino di architettura in puro stile Old Football, incastonato nel popolarissimo borough di Croydon possa accompagnarci e accoglierci anche in futuro, forse con la bacheca semivuota, ma con il cuore pieno di passione per il calcio britannico.

La sua storia in breve:
http://crystalpalaceitalia.blogspot.it/p/selhurst-park.html

Buon Compleanno Selhurst Park.

Cercasi manager

L'entrata delle squadre con la Holmesdale Stand a dar spettacolo.
Cosa vi perdete a non sostenere i famous Red and Blue di South London. Il manager autore della più bella stagione in Premier saluta e se ne va. La dirigenza del Crystal Palace contatta allora Malky Mackay e Tim Sherwood, due ottimi allenatori. Il secondo fa il colloquio con Steve Parish ma spera di non essere assunto, al primo, con un tempismo perfetto e non casuale,la FA contesta messaggi scambiati con Ian Moody dallo sfondo e forse anche del primo piano omofobo. Chi é Ian Moody? l'attuale ds del Crystal Palace. Anzi, attuale non é la parola adatta, visto che il buon Ian ha già rassegnato le dimissioni. Quindi dopo una settimana di frenetiche trattative, ci ritroviamo senza allenatore, e senza direttore sportivo. Semplicemente fantastico.
Cosa pretendere quindi, dai ragazzi scesi in campo sabato pomeriggio per l'esordio casalingo nella Premier 2014/15? L'impegno non é certo mancato, ma l'assenza del tenente Dann là dietro, si é fatta sentire parecchio, forse più di quella di Puncheon in mezzo al campo, sostituito almeno sulla carta da O'Kefee che per intenderci faceva la riserva anche in championship. Bravo ragazzo ma buttato nella mischia in questa situazione, non era cosa per lui. Si vedeva lontano un miglio. In sostanza la partita é stata in totale controllo del West Ham che ha disposto dei ragazzi del Palace come meglio ha voluto, Zarate al 34' e Downing al 37' con una serpentina da partitella di allenamento, chiudevano già i discorsi all'intervallo, che un mai domo Chamakh provava a riaprire con un bel destro da fuori area all'inzio del secondo tempo, illudendo Selhurst Park, al solito commovente, fino al 62' quando Cole, con la gentile collaborazione di Hangeland, fissava il risultato sul 3-1 finale per gli hammers. 
Tutta la squadra comunque é apparsa insicura e spaesata, difficile dopo una settimana del genere poter chiedere di più. Parish rassicura i tifosi, sta lavorando per noi, alla ricerca di un tecnico che possa restare a lungo a Croydon... Definire "lungo" Mister Parish, ormai sulla panchina home di Selhurst Park si viaggia alla media di un manager a stagione.
Si tornerà in campo Martedi sera, ore 19,45 a Walsall per il turno di League Cup. Un dentro o fuori affidato ancora a Millen, nella speranza che possa essere la sua ultima fatica stagionale da manager.

Arsenal v Crystal Palace 2-1

Quando Alexis Sanchez ormai agli sgoccioli del match, con postura da CR7 e pantaloncino rigorosamente arrotolato con il quadricipite in bella mostra, calciava nelle strade di Ashburton Grove il pallone del possibile vantaggio, l'idea era che si potesse fare. L'Arsenal non avrebbe vinto nemmeno questo Opening Day. Il Crystal Palace ricominciava tranquillamente da dove aveva finito. 
Quando però Puncheon già ammonito abbatteva senza pietà Monreal e lasciava le Eagles in dieci, l'idea era di attendere con rassegnazione la rete di Ramsey. Già, la rete di Ramsey, perchè in queste situazioni lui é sempre pronto. Qualche rischio era già stato corso in precedenza, quando Chamahk controllava con braccio e torace un cross dalla destra, Moss,simpatico arbitro della sfida, optava per il torace,probabilmente distratto dal suo grande problema del pomeriggio all'Emirates, far funzionare la bomboletta della schiuma da barba, senza mandare i calciatori al più vicino reparto di oculistica.
Chamahk é stato comunque ammirevole, la sua dedizione al ruolo di mediano aggiunto é stata notevole, ma era evidente ormai che stava finendo la benzina. Tutto sommato l'esordio del Palace orfano di Pulis, é stato positivo, stessa concentrazione e cattiveria nel difendere la propria porta, senza disdegnare il contropiede. Purtroppo gli automatismi per innescare Campbell contro una difesa gunners  in emergenza per le numerose assenze  e la presenza di Koscielny non ci hanno permesso di creare molti grattacampi a Wenger, che ha sudato freddo in poche occasioni: Nel calcio d'angolo che portava in vantaggio le Eagles con il bel colpo di testa di Hangeland, (che si faceva poi perdonare dal pubblico dell'Emirates, raccogliendo trifogli nel pareggio Gunners al 46'), in uno scambio da brividi tra Szczesny e Koscielny a metà del primo tempo, e nel corner al 95' fermato per un fallo in attacco di uno stravolto Chamahk.
Positivo l'esordio di Kelly sulla fascia, anche se appare molto più a suo agio nel difendere che nello spingere, Hangeland sempre pericoloso in area, il problema é che non fa differenza tra area offensiva e difensiva, bene anche Campbell. Solo conferme per il sempre solido Speroni, Ledley e Bolasie, il quale se limitasse il suo repertorio circense e si mettesse al servizio della squadra potrebbe essere davvero un'ottima ala.
In attesa del nuovo manager, che pare possa essere il buon Malky Mackay, già cercato dopo l'addio di Hollway, nello scorso Novembre, diamo appuntamento al West Ham, a SelHurst Park, sabato prossimo ore 15.

Pulis lascia il Crystal Palace.

FYP - www.fiveyearplanfanzine.co.uk
Deve essere la moda di questa stagione, lasciare la squadra prima dell'inizio della stagione. Antonio Conte fuggendo dalla Juventus il giorno del raduno, Pulis migliorando il record, lasciando le Eagles a tre giorni dell'esordio in Premier all'Emirates Stadium. I problemi di mercato pare siano l'origine dei contrasti tra la dirigenza e il manager autore del favoloso campionato dello scorso anno, culminato con una insperata salvezza. Evidentemente il mai retrocesso Pulis aveva paura di perdere il suo record, ne sapremo di più alla conferenza indetta dal Crystal Palace domani alle ore 15. 
Qualche avvisaglia di burrasca era già arrivata durante il tour americano, ragion per cui questo blog aveva atteso, prima di decantare le lodi e  di raccontare tante baggianate sul mercato del Palace 2014/15. Pare siano stati decisivi i mancati acquisti di Gylfi Sigurdsson e Steven Caulker. Capire dove inizino le responsabilità di Pulis e finiscano quelle di Parish é sempre molto difficile. Evidentemente gli arrivi di Kelly, Hangeland e Campbell, più la solita favola del possibile ritorno di Zaha, non sono bastati a Pulis per decidere di rimanere sulla panchina delle Eagles. Parish abbastanza duro sulla questione manager "I manger sono persone molto difficili da gestire, sono dipendenti molto importanti, ma sono dipendenti,e  come qualsiasi altro dipendente del club devono accettare delle scelte societarie."
Squadra al momento affidata al solito Millen, già traghettatore ai tempi di Hollway e Freedman. Pare che il favorito per occupare la panchina delle Eagles nella prossima stagione, possa essere Malky Mackay. Vedremo gli sviluppi, per adesso affidiamoci come sempre nei momenti difficili a Millen.

Arriva Campbell

Nel pieno del tour americano, arriva la   conferma dell'acquisto di Fraizer Campbell. Secondo acquisto del Crystal Palace 2014/15 dopo quello del portiere scozzese Chris Kettings. Campbell arriverà direttamente dal Cardiff City con in mano un contratto triennale a titolo definitivo. 
La speranza per Tony Pulis é che si integri subito al meglio e provveda immediatamente a fare quello per cui é stato preso, cioè mettere la palla in rete.
Attaccante puro, 26 anni, statura tutt'altro che imponente, veloce di testa e di gambe, anche se il suo bottino nella massima divisione inglese non é esattamente leggendario, il suo raccolto maggiore resta datato stagione 2007/08 in Championship con la maglia dell'Hull City con 15 reti. 
Resta un giocatore di profilo medio alto, già nazionale U21 e con una presenza in quella maggiore un paio di anni fa, da qui ad affidargli le chiavi e le sorti delle Eagles 2014/15 ce ne corre. Speriamo che Tony Pulis sappia farlo rendere al massimo.
La squadra nel frattempo é riuscita a fare quello che sa fare meglio, non prendere gol e portare a casa una buona vittoria contro i Philadelphia Union per 1-0.

Philadelphia Union v Crystal Palace 0-1
Palace: Speroni, Ward (Mariappa, 50), Dann (McCarthy, 54, (Ramage, 65)), Delaney, Jerome Williams (Boateng, 65), Puncheon (Bannan, 54), Jedinak (O'Keefe, 50), Ledley (Gray, 65), Bolasie (Thomas, 54), Chamakh (Guedioura, 65), Gayle (Murray, 50)

Precampionato

Il pareggio di Murray nella prima delle Eagles in Ohio. 
Precampionato da squadra di rango per il Crystal Palace targato Tony Pulis 2014-15. Dopo la sgambata dello scorso 16 Luglio nel ritiro austriaco contro il GAK Graz conclusa con un sonante 13-1 é arrivato un pareggio per 2-2 nella prima uscita oltreoceano contro il Columbus Crew. Difficile capire ancora come giocherà la squadra e soprattutto con quali giocatori, il mercato é in fase di stallo, poche conferme ufficiali, a parte la cessione alla Sampdoria di Josè Campana che in maglia eagles ha avuto davvero poca fortuna, nonostante le buone premesse. Certamente rivedremo Scott Dann, confermatissimo grazie al suo prezioso apporto nella seconda fase della scorsa stagione, e Chris Kettings portiere scozzese proveniente dal Blackpool,classe 1992. Da stabilire ancora se resterà a disposizione di Pulis. L'eterno secondo Lewis Price é comunque andato in prestito al Mansfield Town. Altre partenze eccellenti da Croydon sono quelle di Garvan al Millwall in prestito, Parr e Moxey rispettivamente a Ipswich e Bolton, Dikgakoi al Cardiff City e Wilbraham al Bristol City. La squadra che cercherà la seconda sopravvivenza in premier deve ancora prendere forma, ne sapremo di più anche grazie alle prossime amichevoli, nel frattempo Murray tornato totalmente a disposizione, continua a segnare... ecco comunque il programma da qui all'inizio del campionato, fissato per sabato 16 Agosto alle 17,30 locali contro l'Arsenal all'Emirates.

  • Domenica 26 Luglio 01:00 Philadelphia Union
  • Martedì 29 Luglio 01:00 Richmond Kickers
  • Sabato 2 Agosto 16:00 Brentford
  • Sabato 9 Agosto 18:30 Augsburg 

Le prime due partite faranno parte ancora del tour targato made in USA, piccolo intermezzo inglese e chiusura in Germania del precampionato Eagles. SelHurst Park chiuso per ferie, si ripartirà alla grande il 23 Agosto con la Premier, ospitando il West Ham. 

Il 5 maggio del Liverpool

Una rimonta subita partendo da 3-0, il 5 maggio. I Reds condensano in una sola sera, le pietre miliari dello sfottò dell'italico pallone, con il quale il football inglese ha in comune sinceramente poco altro, visti anche i fatti recentissimi.
Senza decantare le virtù e celare i difetti del calcio inglese, sarebbe da chiedersi quante squadre aritmeticamente salve circa da due settimane, sotto 0-3 a quindici minuti dalla fine avrebbero potuto rimontare 3 reti ad una squadra in piena lotta per il titolo, difendere con  i denti il pareggio e cercare di ripartire in contropiede fino al 5' di recupero concesso da Clattenburg? Poche. Davvero poche, certamente é uno spettacolo più facilmente visibile a queste latitudini, ed é un vero spettacolo. L'essenza dello sport. 
Dare tutto senza apparenti motivi "validi" e consolare l'avversario affranto alla fine della contesa. Una bella pagina di calcio, scritta questa sera a Sehurst Park, Croydon- South London, dopo la memorabile stagione che ha permesso alle Eagles di ripresentarsi ai nastri di partenza della prossima Premier League, sotto gli occhi increduli dei più. Forse un pò meno attoniti, da questa sera.
In realtà il match é facilemente leggibile, logico per quanto possa essere il calcio. 
Il Liverpool trova un Crystal Palace attento e dignitoso, ma anche uno 0-3 al 60' che ingolosisce i reds alla ricerca di goals per migliorare la differenza reti. Il quarto non arriva, ma abbastanza casualmente Ward con deviazione su tiro da fuori, ottiene quello che sembra il gol della bandiera. Il Liverpool si sgonfia e in pochi minuti concede altre due reti ad un Gayle a nozze nelle larghe maglie della difesa reds. C'è tempo per la disperata ricerca del gol dei 3 punti, ma restano solo le lacrime  di Suarez, consolato da Gerrard. Il capitano le aveva già finite la settimana scorsa ad Anfield Road. 
Terribilmente bello. Grazie Liverpool, grazie Crystal Palace. I love football.

Nel segno di Pulis

Poche volte un'allenatore é stato così determinante per la conquista del risultato finale, nello specifico la prima storica salvezza del Crystal Palace da quando la massima divisione inglese di chiama Premier League.
Alla fine della scorsa esate, dopo una campagna acquisti criticabile, e un avvio di stagione che confermava il dubbio legittimo di ogni tifoso e addetto ai lavori, la domanda era lecita: contro chi potrà mai fare punti il Crystal Palace? Il cambio di timone avvenne nel momento più buio, nel derby casalingo perso contro il Fulham per 4-1 quando lo stesso Holloway, autore della fantastica cavalcata che aveva portato le Eagles in Premier, rassegnava le dimissioni nelle mani di Steve Parish, (Ian Wright per gli amici di FoxSports.)
Arrivava a Croydon tra molte perplessità, "never relegated man" Tony Pulis, che si metteva in gioco, rischiando di mettere a repentaglio il suo fantastico record. Mai retrocesso. Mai. Considerando che la sua carriera non si é certo snodata tra il Bernabeu e Stamford Bridge, trattasi di qualcosa di straordinario, che diventa epico prendendo in corsa il derelitto Palace a Novembre e traghettandolo a salvezza tranquilla con tre giornate di anticipo. 
Per le dettagliate analisi tattiche ci sarà tempo, per adesso ci sentiamo solo di ringraziare Anthony Richard "Tony" Pulis per quello che ha fatto. Certamente le recenti vittorie in trasferta ad Upton Park e Goodison Park sono state quelle che hanno certificato la salvezza, ma é proprio nella sconfitta odierna contro il City lanciato verso il titolo che si  vista la grandezza del lavoro di Pulis. Una squadra modesta, con valori tecnici non certo superiori alla concorrenza che cerca la salvezza all'ultimo respiro, con un attacco spuntato, ma con un cuore grande, sospinta da un pubblico encomiabile, che ha sempre sostenuto la squadra, il tutto cementato dal capomastro Pulis.
Grazie.



West Ham, un girone dopo.


Missione quasi compiuta al netto delle scaramanzie, 40 punti e undicesimo posto alla vigilia di Pasqua. Chiunque avesse previsto tutto ciò sarebbe stato ricoverato d'urgenza. La vittoria di Goodison Park é stata solo la cigliegina sulla torta della salvezza virtualmente conquistata. Al netto delle scaramanzie, i punti e il numero di squadre alle spalle delle Eagles, fanno ragionevolmente pensare di rivedere i ragazzi di Pulis rompere le scatole anche il prossimo anno in Premier League.
Tutto iniziò proprio ad inizio dicembre con la vittoria casalinga contro il West Ham. Il Crystal Palace era ultimissimo in classifica e Tony Pulis faceva il suo esordio a SelHurst Park. Molte cose sono cambiate, qualche giocatore certamente, ma ancor di più lo spirito con cui le Eagles sono scese in campo da quella serata di dicembre fino ad oggi.

Purtroppo non tutte le cose sono cambiate in meglio, Dylan Tombides dopo 3 anni di dura battaglia, ha perso. Per ricordarlo, oggi ad Upton Park ci sarà un minuto di silenzio e un lungo applauso al 38' minuto, il suo numero di maglia, che verrà comunque ritirato dal West Ham. 
Oggi: West Ham v Crystal Palace 3.00 PM at Upton Park. 

Puncheon e Speroni trascinano ancora le eagles.

Terza vittoria consecutiva senza prendere gol ed un incredibile 12 posto in classifica a 5 giornate dalla fine, con un fantastico +7 e cinque squadre tra le Eagles e la zona retrocessione. Non male per una squadra che tutti fino a Novembre inoltrato davano per spacciata.
Pulis non é convinto di aver completato il lavoro, fa bene ad avere i giusti timori, resta però la buona impressione che sta dando la squadra al di là degli ottimi risultati, oltre ad avere in Puncheon e Speroni uomini in pìù in questo finale di stagione.

Vittoria davvero convincente questo pomeriggio a Selhurst Park, nemmeno stiamo a perdere tempo ad elencare la formazione tipo de Crystal Palace, che però al 13' perde subito un pezzo importante, Dikgakoi fuori per infortunio. Dentro Chamakh al suo posto, per ridisegnare la squadra con Ledley in mediana e il marocchino a supporto di Jerome. Primo tempo equilibrato con finale in crescendo degli uomini di Pulis, che reclamano anche un penalty per una caduta in area di Bolasie, smarcato splendidamente da uno schema su punizione chiaramente made in Pulis. Webb non crede alla caduta goffa del buon Yannik e lascia correre.
Nella ripresa continuano gli attacchi del Palace, molto più determinato nel cercare di portare a casa i tre punti rispetto ad un Aston Villa arrivato a Croydon più con l'idea che un punto non é poi così male. Sembrava fatta quando Jerome veniva pescato solo soletto sul secondo palo a non più di tre metri dalla porta difesa dall'ottimo e sempre attento Guzan, ma il gol e Jerome continuano a parlare due lingue diverse e il pallone si stampava incredibilmente sulla traversa per poi essere allontanato definitivamente dalla difesa dei Villans. Al 75' il gol partita, ennesima azione di Bolasie sulla fascia, palla nel cuore dell'area controllata da Puncheon che spalle alla porta gira un rasoterra velenosissimo che Guzman può solo osservare colpire il palo ed infilarsi con precisione in fondo al sacco. Selhurst Park esplode. L'urlo risveglia anche l'Aston Villa che comincia a capire di trovarsi in una situazione non comodissima. Tanti palloni buttati in mezzo all'area ben presidiata da Delaney e compagni, ma poca sostanza, al netto di un brivido fatto scorre lungo la schiena ai tifosi del Palace, da Weimann sul quale Speroni si opponeva con una parata d'istinto e concentrazione che valeva tre punti pesantissimi. Pulis predica calma e chiede ancora una vittoria, ci aspettano due trasferte in serie, la prima mercoledi sera conto il lanciatissimo Everton, sabato prossimo ad Upton Park contro il West Ham reduce dalle fatiche di coppa, per poi ritrovare Selhurst Park domenica 27 Aprile in casa contro il Manchester City in piena lotta per il titolo. Ha ragione Pulis, ci vuole calma.

3-0 a Cardiff !!!

Forse era l'ultima spiaggia per il Cardiff, comunque un'occasione da non perdere, per il Crystal Palace altra sfida da must not lose, soprattutto dopo l'incredibile vittoria contro il Chelsea.
Eagles in formazione tipo, con Mariappa e Ward sulle fasce, Dann e Delaney centrali, Dikgacoi e Jedinak in mezzo al campo, Jerome unica punta, supportato da Bolasie con Puncheon e Ledley che si occupano di entrambe le fasi.
Il Cardiff parte subito forte e Speroni ha già il suo buon lavoro da sbrigare in un paio di occasioni. La posizione di Jones é molto fastidiosa per la difesa Palace, riceve palla, la difende bene e fa salire i gallesi. 
La pressione é tanta, il pubblico ci crede, Ward in duello diretto con il sempre rimpianto ex Wilfried Zaha, viene ammonito stupidamente per aver allontanto il pallone, troppo presto per non pensare di chiudere in dieci uomini, sembra proprio che la partita si debba sbloccare, solo questione di tempo. 
In effetti il gol arriva, ma il pallone s'insacca nella porta di Marshall. Delizioso assit di Ledley per Puncheon che solo soletto in area di rigore, controlla e tira rasoterra, tra le facce stupite della difesa bluebirds. Il Cardiff accusa il colpo, gli uomini di Pulis pensano solo a controllare il primo tempo e chiuderlo avanti 1-0.
All'avvio della ripresa il massimo sforzo del Cardiff, tanta pressione ma poca sostanza, al 62' entra Noone per il fischiatissimo Zaha, colpevole secondo i tifosi Bluebirds di non aver segnato alla sua ex squadra. Il dibattito sul fatto che il buon Wilfried avrebbe dovuto esultare oppure no, ha infiammato la settimana di avvicinamento al match. Il "come si fa" lo spiega Ledley al 71', cross dalla trequarti, colpo di testa di Chamakh da poco subentrato, non trattenuto da Marshall e tap-in vincente di Ledley, che non esulta, sommerso dai compagni. 
Partita virtualmente chiusa, Cardiff depresso e Crystal Palace ancor più determinato e concentrato in difesa, pronto a sfruttare il velenoso contropiede. All'88 Puncheon suggella questo fantastico pomeriggio gallese, con un sinistro a giro da cineteca. Palla sotto l'incrocio 3-0 e tutti a casa.
Quattordicesimo posto, 34 punti e +7 sulla zona retrocessione, e 6 partite da giocare, guardando la classifica pochi a Croydon e dintroni credono ai loro occhi. Prossimo appuntamento, sabato prossimo ore 15.07 contro l'Aston Villa a Selhurst Park. 


 

 

The Pulis Plan

Possiamo dettagliare il Pulis plan studiato alla perfezione per strappare punti alla capolista, possiamo parlare della fantastica atmosfera di Selhurst Park, ma quella ormai non fa notizia, sia che arrivi il Chelsea o l'ultima della classe, fatto sta che se Speroni non ipnotizzava Hazard da pochi passi, se l'involontario assist di O'Kefee veniva sfruttato in maniera decente da Torres, non avremmo potuto parlare di una vittoria pesantissima del Crystal Palace, sia in chiave salvezza che in chiave corsa al titolo.
Pulis schiera la consolidata squadra di sempre, con 9 giocatori ad occuparsi della difesa della porta e i centometristi Jerome Puncheon pronti a scatenarsi in contropiede. 
Ovviamente pallino del gioco in mano al Chelsea, che presenta però una squadra molto fisica, con la quale risulta difficile sorprendere le Eagles, se non con qualche palla rubata a centrocampo e qualche estemporanea iniziativa di Azpilicueta sulla fascia destra. 
Nella ripresa Mourinho cerca la via del palleggio con qualche azione più manovrata, fuori dunque David Luiz e dentro Oscar, si gioca solo nella metà campo del Crystal Palace ma nella prima sortita offensiva delle Eagles, al 52' Ward spingeva sulla destra e metteva in mezzo un bel cross per Ledley, Terry anticipava il centrocampista eagles spedendo il pallone nella propria porta, mettendo fuori causa Cech. 
La partita diventava adesso un assedio, Hazard ci provava dal limite dell'area con un destro a giro, ma trova va Speroni pronto alla deviazione in angolo, tanto fraseggio, cross dalle fasce, calci d'angolo,niente da fare, dalle parti di Speroni non si passa, con quel nugolo di maglie rossoblu a difesa del prezioso vantaggio. 
Anzi é il Crystal Palace che spreca almeno in tre occasioni la palla per chiudere il match, facendo venire tristi presagi nella testa degli assatanati tifosi Eagles. Presagi che svaniscono quando ancora Hazard, complice un rimpallo, si trovava solo davanti a Speroni, ma non riusciva a superarlo a causa di un miracoloso intervento del portiere argentino. L'ultimo brivido lo regalava O'Kefee con un sciagurato retropassaggio che serviva Torres solo in area, per fortuna l'attaccante spagnolo sceglieva la soluzione più complicata, con un pallonetto che si perdeva sul fondo. C'era poi solo spazio per il boato di Selhurst Park, che festeggiava una vittoria insperata, che forse vale più di tre punti. Nulla é ancora deciso, anche perchè sabato prossimo a Cardiff andrà in scena un vero e proprio spareggio salvezza, e il calendario sucessivamente prevede gli onori di casa per City e Liverpool, sperando di poter organizzare un accoglienza simile a quella regalata ai Blues londinesi.

Punto pesante perso al 94'

Qualsiasi risultato avrebbe lasciato dei rimpianti,da una parte e dall'altra, ma perdere un punto pesantissimo quindici secondi oltre i tre minuti di recupero accordati é davvero frustrante. Tutta la differenza l'ha fatta la giocata di Ben Arfa che dal 60' ha fatto il diavolo a quattro negli ultimi 25 metri difesi strenuamente dal Crystal Palace, ma nulla potevano gli uomini di Pulis, sull'ultimo delizioso pallone, perfettamente telecomandato sulla testa di Cissè, sul quale nemmeno l'attentissimo Speroni riusciva ad opporsi. 
Newcastle padrone del gioco per buona parte del match, tante le occasioni mancate per sfortuna o per bravura del nostro portiere argentino, ma anche la buona vena di Bolasie sulla fascia destra, permetteva alle Eagles di impensierire in qualche occasione, il solido Krul.
Per il resto, siamo allo solite, l'attacco affidato a Jerome permette di giocare con efficacia gli ampi spazi in contropiede, ma non di finalizzare, vista la scarsa lucidità del buon Cam sotto porta. Esemplare nel primo tempo, l'occasione nella quale attaccando 3 contro 2 palla al piede, calciava sul centrale del Newcastle, gettando alle ortiche una fantastica occasione per portare in vantaggio le Eagles. 
Viceversa la presenza di Murray permetterebbe di avere un attaccante degno di questo nome, ma con le polveri bagnate se fatto giocare così lontano dalla porta. Provare a giocare un calcio più spregiudicato sarebbe follia pura, la squadra non é dotata di grandi individualità, dieci giocatori allineati e coperti, sperando in un pò di buona sorte, é la strada maestra per giocarsi la permanenza in Premier, con un calendario che da qui alla fine, solo a guardarlo, mette i brividi. Si comincia con l'appuntamento di Sabato prossimo, nel classico orario delle 3pm, quando a Selhurst Park sarà ospite il Chelsea di Mourinho.

Must not lose

Difficile analizzare lo zero a zero portato a casa sabato pomeriggio dallo Stadium of light di Sunderland. Forse la lettura migliore la danno le intenzioni pre partita dei due allenatori, un must win game per Poyet, contro il must not lose come verbo imposto da Pulis ai suoi ragazzi. 
Le Eagles hanno centrato l'obbiettivo, rischiando nel finale di beffare i black cats con Dikgakoi, che da pochi metri sprecava incredibilmente la palla dei tre punti, unica occasione nella quale realmente il Crystal Palace é stato pericoloso.

Il primo non prenderle si traduceva in uno schieramento estremamente abbottonato, chiuso nella propria metà campo, cercando delle inutili palle lunghe per Murray costretto a sgomitare da solo tra le maglie difensive biancorosse. Possesso palla e pallino del gioco costantemente nelle mani dei ragazzi di Poyet per tutto il match, ma qualche errore di mira, un pò di sfortuna, vedi l'incrocio dei pali colto dall'ottimo Borini nella ripresa, e un paio di decisivi interventi di Speroni, consentivano al Crystal Palace di portare a casa il sospirato zero a zero. Quanto utile lo vedremo in futuro, se non si cerca la vittoria in queste partite, non si capisce dove si possano racimolare i punti necessari alla sopravvivenza, considerando che sabato prossimo le Eagles viaggeranno a Newcastle, e la settimana dopo ospiteranno il Chelsea, per poi arrivare ad un altro delicatissimo match salvezza in quel di Cardiff in programma sabato 5 Aprile, che ha tutta l'aria di essere uno spareggio... non pareggiabile. 
La squadra appare tutt'altro che stanca, ha una grande capacità di soffrire senza smarrire la bussola, una efficace organizzazione difensiva, ma un attacco anemico. L'unico giocatore offensivo in grado di fare la differenza é Murray che per caratteristiche é attaccante d'area, costringerlo a giocare con 30, 40 metri di campo davanti a sè, lo penalizza troppo, ma le alternative si chiamano Chamahk e Jerome, tanto fisico e corsa ma poca sostanza. Coperta cortissima, forse troppo.

Pomeriggio da dimenticare.

Murray a lottare stritolato dalla coppia Lovren-Fonte servito solo ed esclusivamente con lanci lunghi, questo é tutto ciò che si é visto nell'assolato pomeriggio di Selhurst Park. In mezzo, nello specifico al 37' la perla di Puncheon che sulla linea del centrocampo aveva la geniale intuizione di colpire di testa verso la propria porta, lanciando Rodriguez indisturbato verso Speroni che veniva superato in uscita disperata sulla trequarti. Gol partita. Poco altro. Brutto match, brutta sconfitta, dopo il complicato pareggio raccattato in Galles. I numeri sono impietosi, 19 reti in campionato sono un bottino davvero magro, le ultime due segnature solo dagli ultimi metri, un reparto offensivo affidato a Glenn Murray appena rientrato nei ranghi, che si rivela comunque il più consistente dei giocatori del reparto d'attacco. Con queste premesse ci si avvicina ad un incontro probabilmente decisivo, sabato prossimo in trasferta contro il Sunderland, in piena zona reteocessione, distante appena tre punti. Visto il calendario non esistono alternative ai tre punti, semplicemente non esistono, se l'idea é quella di provare a salvarsi.

Bentornato Murray

Il bello di questo Crystal Palace targato Pulis é che non si da mai per vinto. Il carattere. Il mantra di Pulis tramandato alla squadra, che ha un nome ed un cognome in questo piovoso pomeriggio gallese: Glenn Murray. 
E' rientrato nemmeno a pieno regime, da poche partite, ma già la sua presenza in campo si sente e pesa parecchio. Entra in campo dopo l'intervallo,al posto di Ince, cambio che lascia perplesso il padre Paul presente in tribuna. Ma lui arpiona palloni dalle fasce, mette in apprensione da solo l'intera difesa dello Swansea e nel finale ha lo spunto che porta al rigore con conseguente cartellino rosso.
Mancano otto minuti alla fine, chi volete che si presenti sul dischetto per tentare la trasformazione? Ovviamente lui. Piatto destro quasi all'incrocio. Chirurgico, letale. Immenso Glenn Murray. In quel calcio dagli undici metri ha scaricato tutta la sua rabbia, per essere stato otto mesi fuori, per la sofferenza fisica e mentale di guardare i compagni giocarsi la promozione in Premier, nella semifinale di ritorno a Brigthon, nella finale di Wembley. Adesso é tornato. Il miglior acquisto del Crystal Palace 2014/2015. Altro che transfer window. 
Swansea v Crystal Palace 1-1
Speroni;Ward,Dann,Dealney,Parr(70'Thomas);Ledley,Jedinak,Dikgakoi,Ince(45'Murray),Bolasie,Chamakh(32'Jerome).
Reti: 25' De Guzman 1-0,82'Murray (r) 1-1


Come all'andata, ma solo nel risultato.


Selhurst Park vestito a festa, agli occhi delle telecamere di Sky, accoglie il Manchester United e Rooney fresco di rinnovo stellare di contratto. Pulis presenta Murray nell'undici di partenza, supportato da Chamakh, Jedinak e Ledley sulla linea mediana, Puncheon e Ince a spingere lateralmente con una linea difensiva composta da Ward Delaney Dann e Parr davanti al solito Speroni. Ci sarà bisogno di un gran lavoro per contrastare il potenziale offensivo dei Red Devils con Mata, Januzaj,Van Persie e Rooney.
In effetti il quartetto viene ben controllato, il giocatore che ha più volte nel primo tempo la palla del vantaggio ospite é Fellaini, pescato almeno due volte in posizione favorevole non é mai riuscito a centrare la porta. Quello che centra qualcosa é purtroppo Chamakh che  in tackle al 60' centra la gamba di Evra in piena area, rigore e relativa trasformazione affidata a Van Persie che di piatto sinistro insacca senza fronzoli alla sinistra di Speroni. Il Crystal Palace si apre e concede il contropiede allo United, al 68' Rooney lasciato solo soletto in piena area con una staffilata sotto la traversa chiude il match. Pulis sostituisce uno stanco Murray per Jerome e Chamakh per Bolasie, squadra molto più fisica che riesce ad impensierire in qualche occasione De Gea, evidenziando qualche crepa difensiva nell'impianto del Manchester United, ma non basta. Finisce come all'andata, rigore di Van Persie e sigillo di Rooney, anche se da quella partita dell'Old Trafford sembrano passati anni e non mesi, viste le attuali prospettive di entrambe le squadre. 

Pomeriggio fantastico.

Tom Ince festeggia il primo gol in maglia eagles.
Tante belle cose in questo pomeriggio a Selhurst Park. Forse troppe, troppo bello per essere vero. Bella la vittoria che porta le Eagles al tredicesimo posto della cortissima classifica nei bassifondi della Premier, condita dalle prime reti in maglia Palace, di Tom Ince e Ledley che permettevano di chiudere il primo tempo, agevolmente avanti per 2-0. Davvero ottima l'impressione dei nuovi arrivi di Gennaio, Ince si sistemava alle spalle di Chamakh in posizione di trequartista, grandi cambiamenti in difesa:  Scott Dann direttamente da Blackburn, faceva coppia centrale con Delaney e l'ex Celtic Ledley occupava la fascia sinistra, centrocampo immutabile con Jedinak e Dekgakoi in mezzo, Puncheon e Bolasie sulle corsie esterne.
Selhurst Park ama però le emozioni forti, infatti dopo 40 secondi della ripresa, il West Brom con Koulossa, troppo solo nel cuore dell'area di rigore, da pochi metri, faceva secco Speroni sul primo palo e riapriva il match. Le Eagles accusavano il colpo, solo una ripresa di ottimo livello di Julian Speroni, impediva il pareggio ai Baggies, che riversandosi nella metà campo del Crystal Palace, si esponevano al contropiede. Al 68' Chamakh chiudeva il match,proprio in contropiede, rincorso vanamente dai centrali del West Brom, veniva steso da Forster in  tackle. Rigore, trasformato con freddezza dal marocchino con un piatto destro a fil di palo. La più bella notizia della giornata doveva ancora arrivare, al 72' Puncheon lasciava spazio a Glenn Murray, al rientro dopo la rottura del crociato patita nella semifinale playoff contro il Brighton nel Maggio scorso. Boato della SelHurst Fortress, figuriamoci se avesse segnato. 

Spuntati

Secondo il copione ormai consolidato, firmato da Pulis, segnare  al Crystal Palace non é cosa semplice, ma quando la qualità degli avversari é così alta, é davvero difficile riuscire ad impedire la rete. 
Ancor più complicato spedire il pallone nella porta avversaria da parte delle Eagles però.
Dopo un tempo di attenta copertura e rare sortite offensive realmente pericolose, all'inizio della ripresa l'Arsenal passava con una bella combinazione sull'asse Cazorla-Oxlade-Chamberlain che pescato con un lancio millimetrico nel cuore dell'area di rigore e completamente dimenticato da Chamakh, non aveva difficoltà a superare Speroni con un agevole tocco di fino.
Il Crystal Palace aveva pochi minuti dopo l'occasione per raddrizzare immediatamente il match e per demoralizzare un poco i Gunners che tanto avevano faticato per trovare il vantaggio, ma Jerome dopo aver ricevuto palla nell'area piccola, trovava il modo di non segnare, accartocciandosi per colpire la palla con un improbabile tuffo di testa, facilmente deviato da Szczesny in angolo. Raccappricciante e sconfortante. 
La partita restava comunque viva, Gunners alla ricerca del gol sicurezza, Eagles con la speranza di trovare la rete sfruttando la maggiore qualità di Bannan sulla trequarti al posto di un evanescente Jerome. Sogni infranti al 73' dal raddoppio ottenuto con un tiro da fuori area ancora di Oxlade-Chamberlain sul quale Speroni poteva fare certamente qualcosa di più.
Chiusa la finestra di mercato, nessuno dei nuovi arrivi a Croydon, ha visto il campo, soprattutto nessuno dei nuovi arrivati é un attaccante. A questi punti si spera che il bomber Murray, ai box dallo scorso Maggio, e convocato per la sua prima contro il Brigton U21, possa essere il vero aquisto del reparto offensivo per permettere al Crystal Palace, di giocarsi la permanenza in Premier con armi meno spuntate.