Grazie di tutto, Ian Holloway

Si chiude con la disfatta casalinga nel derby contro il Fulham l'avventura di Ian Holloway sulla panchina del Crystal Palace. Partita che era iniziata anche piuttosto bene, Eagles in vantaggio al 7' con Mariappa di testa e proseguiva con una squadra volitiva, con buona corsa e personalità. Tutto questo fino a circa metà del primo tempo, quando l'incredibile destro al volo di Kasami cancellava dal campo il Crystal Palace. La squadra smetteva letteralmente di giocare e nel finale di tempo, una sciocchezza di Bolasie regalava al Fulham un calcio di punizione dal limite dal quale scaturiva ancora con una prodezza al volo, il vantaggio dei cottagers con Sidwell. Subito in campo Thomas per l'evanescente Campana nella ripresa, ma al 5' Berbatov chiudeva a doppia mandata il discorso dei tre punti, con un colpo sottomisura. Altri cinque minuti e Senderos esagerava portando a quattro le reti del Fulham, con le Eagles completamente fuori partita.

E' un momento davvero difficile, più per la partenza di Holloway che per i risultati,che come era prevedibile, non arrivano. La sofferta decisione é maturata tra la nottata di lunedi e la giornata di martedì, di comune accordo tra il manager e la proprietà, che non ha ancora nominato il sostituto, anche se alcune voci lo individuano in Tony Pulis, ex manager dello Stoke City. In tal caso il cambio di rotta sarebbe totale, forse l'unica soluzione per sopravvivere in premier league, ma partendo da questa base di giocatori, nemmeno il mago Dynamo, potrebbe fare qualcosa. 
Per il momento, é giusto ringraziare Ian Holloway per aver dato tutto se stesso alla causa del Crystal Palace, non dimenticando in questo triste e frenetico calcio moderno, che pochi mesi fa,proprio lui alzava sotto il cielo di Wembley la coppa dei playoff della Championship, dopo una lectio magistralis di tattica al giovane manager Gianfranco Zola. 

Thank you, Ian.


Liverpool v Crystal Palace 3-1

Suarez da terra porta in vantaggio il Liverpool
Non era certo pensabile di risollevarsi ad Anfield Road al cospetto del Liverpool di questo inizio di stagione, ma una prova quantomeno più sostanziosa era lecito aspettarsela. Ian Holloway schiera una sorta di 442 difficile da codificare,teoricamente molto offensivo, con Speroni in porta e la solita linea difensiva con Delaney e Mariappa centrali e Ward-Moxey laterali. Jedinak davanti alla difesa e O'Kefee ad agire da raccordo con le punte Chamahk e Jerome. Sulle fasce Puncheon e Kebè. In realtà la squadra é troppo leggera in avanti e terribilmente debole dietro, senza il doppio scudo Jedinak-Dikgakoi, la resistenza delle Eagles durava meno di un qurto d'ora, con Suarez che al 13' entrava in area e alla sua maniera di cattiveria ed ostinazione trovava il vantaggio con un pallone che sembrava ormai perso dopo essere scivolato. Al 17' Sturridge raddoppiava scherzando Delaney e infilando sul secondo palo Speroni dopo una magnifica azione personale. Il Crystal Palace aveva un sussulto d'orgoglio, forse era solo il Liverpool che mollava la presa, e riusciva in un paio di occasioni ad impensierire Mignolet, prima con una devizione sottomisura di Jerome, successivamente Puncheon sprecava da pochi metri alzando sopra la traversa, ma al 37' la pietra tombale sul match la metteva l'assitente dell'arbitro in cerca di vana gloria, che segnalava un dubbio fallo su Sturridge fuori area, come rigore. Dal dischetto Gerrard trasformava con facilità. Un paio di minuti ed l'incubo goleada non si tramutava in realtà per pochi centimetri, sulla palla centrata dall'indemoniato Suarez, alla prima in casa dopo la squalifica, Moses deviava sulla traversa a difesa immobile e Speroni battuto. Nella ripresa subito dentro Campana e Gayle per Jerome e Kebè, finalmente al 68' fuori  anche l'inutile ed indisponente Chamakh per un Bolasie voglioso di correre e lottare, al rientro dall'infortunio. Al 75' la rete di Gayle di testa sul bel cross da punizione di Campana, dava qualche speranza, non tanto per l'ennesima partita mai giocata di questo campionato, ma per il futuro. La pausa arriva al momento opportuno per riordinare le idee.  All'orizzonte c'è il derby con il Fulham che potrebbe essere un match chiave per comprendere il destino della stagione delle aquile in PremierLeague.

Ancora zero a due.

Chamahk in azione
In campo con Speroni tra i pali, Ward e Moxey esterni, Gabbidon e Mariappa centrali, Dikgakoi e Jedinak in mezzo al campo, Kebe e Gayle esterni d'attacco con Bannan a supporto di Chamakh, il totale non cambia, vige sempre la regola dello 0-2. Terza sconfitta consecutiva per 2-0. Dopo il brivido iniziale con il salvataggio sulla linea di Ward, il Crystal Palace riusciva a contenere il Southampton, correndo rischi sui calci piazzati e provava a ripartire con rapidi contropiedi. Occasione d'oro alla mezz'ora per Chamahk che solo davanti al portiere preferiva tuffarsi cercando il penalty, alla facile conculsione a rete, portando a casa un fantastico cartellino giallo. Nella ripresa in un paio di minuti, il Southampton archiviava la pratica. Osvaldo dopo una manovrata azione al limite dell'area concludeva rasoterra sulla destra di Speroni ed insaccava, subito dopo Lambert pennellava una stupenda punzione da 25 metri sopra la barriera e sul palo interno. Due a zero e partita virtualmente conclusa, le aquile depresse, nonostante gli ingressi di Jerome, Thomas e Phillips avevano la prima vera occasione al primo dei cinque di recupero, con Jerome che sparava alto dal cuore dell'area di rigore. Ci si prepara alla difficile trasferta di Anfield, sperando di vedere una squadra più combattiva e consistente, a prescindere dal risultato finale.